Felicità è trovarsi con la natura, vederla, parlarle. (Lev Tolstoj)
“Il mio prossimo è tutto ciò che vive”. Gandhi

lunedì 10 novembre 2014

I Sancarlini

Sancarlini - sono una specie di crisantemo e il nome fa riferimento al periodo della loro fiuritura,intorno alla festa di San Carlo (4 novembre).
Nelle culture extra europee, per esempio la orientale, in special modo quella giapponese, ma anche la cinese da dove provengono, invece i crisantemi, della quale i sancarlini si possono associare, hanno il significato simbolico di “fiori della vita” si credeva infatti che avesse la capacità di allungare la vita.

venerdì 19 settembre 2014

Minirose

Ritornano...anche se durano solo circa un anno, sono così belle che questo mese le ho riprese.
Per la loro coltivazione alcuni consigli che personalmente ho apprezzato molto - qui.
Famiglia: Rosaceae
Origini: Europa - Asia
Comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30, di cui ricordiamo la R. canina (la più comune), la R. gallica (poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi), la R. glauca (frequente sulle Alpi), la R. pendulina (comune sulle Alpi e l'Appennino settentrionale) e la R. sempervirens.

I petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali, per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica, pasticceria e liquoristica. È una delle basi imma
Come pianta medicinale si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per le proprietà diuretiche e sudorifere.
In aromaterapia vengono attribuite all'olio di rosa proprietà afrodisiache, sedative, antidepressive, antidolorifiche, antisettiche, toniche del cuore, dello stomaco, del fegato, regolatrici del ciclo mestruale.[4]
Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un tè di rosa.
Vedi la rosa - simbolo - qui.
  E le mie foto con le piccoline rinvasate ovviamente e tenute fuori, sole e aria aperta :)

mercoledì 16 luglio 2014

Leontopodium nivale - stella alpina - Floare de colt - Edelweiss

Ritorno dopo un bel po' di...vacanza direi, ho avuto ospiti molto graditi e siamo stati assieme a loro come in una ...holiday :) Cambiando anche un po' stile di vita (esco di più, leggo di più) i blog ne hanno "risentito" ma allo stesso tempo spero avranno anche da guadagnare :)
C'è un fiore che non fa parte del mio piccolo garden ma è un fiore di cui ci hanno parlato da quando eravamo a scuola e ritrovandolo - per puro caso- ho avuto voglia di leggere un po' su di esso.
In romeno si chiama "floare de colt" e veniva descritto come un fiore molto raro che si trova in alta montagna. Quasi un miracolo, una fortuna per chi...lo trova :)
Altri nomi comuni/popolari: floarea reginei,albumeala,flocosele,albumita, flocosica, floarea doamnei, steluta.
 "Floarea de colt  in traditiea populara reprezinta un simbol al dragostei si se spune ca doar barbatii adevarati se catarau pe stincile ascutite pentru a culege aciasta floare si a darui-o iubitei sale.
 Remedii naturiste- avind o multime de componente foarte rar intilnite, exstracte din planta de colt se foloseste pentru prevenirea imbatrinirii, este un ingredient ideal pentru tratarea iritarii pielii  sensibile."
Atentie insa - declarata monument al naturii, specie protejata!

In italiano invece il nome comune è  "stella appenninica" ed il suo habitat viene indicato su creste pietrose, (anche su cuscinetti di Silene acaulis) tra 2000 e 2800 m.
 La stella Alpina è detta anche “fiore di roccia”.
Famiglia Asteraceae
Genere Leontopodium
Specie L. nivale
 Il nome del genere Leontopodium deriva dal greco leon (leone) e podium (piccolo piede) per la forma delle brattee lanose che circondano il gruppo dei capolini, che quando sono ripiegate in cima (nella specie alpina) ricordano gli artigli di una zampa leonina.
Periodo di fioritura: luglio - agosto.
In Italia lo si può trovare in Majella, Gran Sasso, Monti Sibillini, Pizzo di Sevo, Monte Greco, Monte Terminillo.
Una leggenda che mi è piaciuta di più (le altre le potete trovare qui):
 In un paese ai piedi della montagna viveva Berta la figlia bella quanto perfida di un borgomastro.
Hans, il giovane padrone di un mulino che sorgeva lì vicino si innamorò di lei.
La bella e malvagia Berta volle come prova d'amore l'acqua che sgorgava dalla roccia in cima alla montagna: si diceva che fosse protetta dai nani e che il loro re uccidesse chiunque volesse prenderla.
Per amore Hans affrontò ogni pericolo e scoprì che le acque del laghetto erano in realtà uno specchio di cristallo che proteggeva dei bellissimi fiori: le stelle alpine. Dopo averle raccolte venne scaraventato in fondo al precipizio dai bellicosi nani. Miracolosamente il fiore lo salvò e lui capì la crudeltà della ragazza di cui si era innamorato
e non la volle più:sposò infatti una fanciulla meno bella ma più buona di Berta

Altre curiosità:
La “rosetta” è un simbolo solare antichissimo, caratteristico delle aree d’influenza celtiche, e dunque presente nell’ambito dei popoli italici.
Ad esempio, durante le riprese effettuate sui Monti Sibillini, cuore dell’Appennino e sede delle tradizioni della Sibilla, ci siamo imbattuti spesso in questo simbolo. Talché potremmo sostenere con fermezza che la “stella alpina” potrebbe essere allo stesso modo anche una “stella appenninica”.


Nonostante l’aspetto faccia pensare il contrario, in realtà la stella alpina è una pianta proveniente da zone calde ed aride: la densa pelosità non serve a proteggerla dal freddo, ma dall’eccessiva traspirazione, lo stesso adattamento si trova in altre piante di zone aridissime.
E’ simbolo di coraggio per via dello sprezzo del pericolo; per raccoglierla infatti bisogna scalare vette impervie e osare andare oltre i sentieri battuti.

Da regalare a: un vero appassionato di montagna e di sport ad alta quota. Apprezzerà sicuramente!
Da non regalare a: quella vostra amica che detesta la montagna e trascorre tutte le sue ferie estive in località di mare.
Foto da net:

venerdì 6 giugno 2014

Equiseto japonicum

Una pianta molto molto decorativa, che ama l'umidità e che personalmente la trovo molto particolare...ricevuta in regalo (rimasta una parte, l'altra....letteralmente rubata in un vivaio) l'ho apprezzata da subito :) Thanks, Maurizio!
Origin: Asia
L'Equiseto (Equisetum japonicum) è una pianta acquatica resistente al freddo, ideale per la piantagione negli specchi acquatici e nei terreni umidi. Non richiede cure particolari, in primavera somministra mensilmente del fertilizzante per piante acquatiche. Se cresce eccessivamente in maggio puoi dividere l'Iris acquatico blu in più parti, ripiantandone una sola. Le radici dell'Equiseto non sopportano il gelo.

Nota importante: da conoscere anche le sue proprietà terapeutiche. 
L'equiseto (Equisetum arvense L.), anche noto con il nome di coda cavallina, è una pianta da sempre molto utilizzata nella tradizione erboristica popolare. Le sue proprietà ne suggeriscono l'impiego soprattutto come rimineralizzante dei tessuti e come diuretico.
 L'equiseto è quindi indicato in ogni situazione di demineralizzazione (osteoporosi, tendenza a cedimenti e ptosi di organi, artrosi, fratture, facilità alle distorsioni, unghie e capelli fragili, guarigione di ferite se usato localmente ecc.). L'azione diuretica dell'equiseto è invece utile negli edemi e nella ritenzione idrica. Nel mondo vegetale, l'equiseto rappresenta uno dei rimedi più adatti alla rimineralizzazione, dal momento che la sua quantità di silicio è più elevata di quella di altre piante. Non tutto il silicio dell'equiseto è però facilmente assimilabile dall'organismo.
L'equiseto è controindicato a chi soffra di malattie renali. I soggetti con disturbi del ritmo cardiaco o in cura con digitalici dovrebbero valutare con attenzione l'assunzione di equiseto. Inoltre, dal momento che contiene nicotina, l'equiseto deve essere evitato dalle persone allergiche a questo alcaloide. Non consigliato in gravidanza ed allattamento.

sabato 26 aprile 2014

My little oasis


https://www.youtube.com/watch?v=4wgPJgNBOAk 
Sono nata nel verde e ho sempre desiderato di avere un giardino. Amo le piante, gli alberi da sempre.
 Un giorno qualsiasi vedendo delle foto di una veranda bellissima e piena di piante mi son detta "ma allora è possibile godersi il verde anche in uno spazio ristretto - forse è arrivato il momento di conoscerle finalmente meglio e godermele pienamente". E' così il 2013 è stato l'anno delle piante, del "boom" delle piante, è "fiorita" in pieno questa mia passione; ho iniziato ad acquistarle per la loro bellezza o stranezza ma le studiavo anche per nomi e modi di coltivazione. Un ringraziamento particolare va a Paolo e Valentina, due amanti delle piante;  con parole semplici e sante mi hanno fatto capire ancora di più quanto riescono a dare queste creature viventi con così poco alla fine....
E visto che ho ritrovato anche il loro dialogo molto bello riguardo a questo fantastico universo, lo trascrivo qui in parte:
- "Anche la passione per le piante...BRAVO!!! vediamo cosa c'è...un banano, una buganvillea, felci, una dracena, una calla, un callistemon...mmm...non vedo cactacee (la meraviglia delle meraviglie)...anzi...in basso a sinistra un'opuntia e intravedo un'aloe...anche io ho qualche foto del mio giardino...vieni nelle mie foto ti ospito volentieri :)" 
 -"Quelle che si vedono meglio le conosci.In questo periodo è tutto più bello, ho potuto dedicargli più tempo. Per molti il verde è un fastidio per me un piacere grande. E' un qualcosa che va al di la del bello, ricambiano le attenzioni, si prendono cura di te se le curi. E io mi lascio curare da loro..."
- "Paolo Paolo....per questo il mondo va a rotoli e in tanti sono tristi...perché per molti il verde è un fastidio!!!!...è vero anche le piante si prendono cura di te...e quando hai bisogno d'aiuto ...ti aprono i loro fiori!"
- "Già, aprono i loro fiori e si allungano verso l'alto, sembrano andare verso di te. Piante ed animali hanno molto in comune, mantengono la propria indipendenza, sempre, subiscono solo quello che è vitale, non il superfluo, e apprezzano molto chi li aiuta difendendo la loro grande dignità. Hai notato che quando stanno male gli animali si rintanano? E quando siamo nervosi ci stanno alla larga e sembrano dire: quando ti sei calmato ripasso... Sembra proprio che gli intrusi in questo pianeta siamo noi."
e ancora :
"per il verde? a dire la verità è più facile amarlo che ignorarlo o infastidirsi. E poi loro lo sentono se te ne prendi cura. Potrà sembrare strano per alcuni ma è così. E' un fatto di armonia."
"
Molte piante insegnano l'eleganza, ma questa per me è una inarrivabile. Acero palmato, originaria del Giappone, non ama il clima secco e caldo, e infatti si lamenta spesso a modo suo. Ma quando è nel suo periodo migliore si mette tutto il giorno un bellissimo vestito da sera."
 
 


Un ringraziamente particolare va anche al Forum di Giardinaggio dove ho imparato molto e dove trovo sempre qualcuno disposto a darmi i nomi e notizie relative alle piante. 
Un altro ringraziamento va a Nicoleta e Cristina del forum Hoinar prin lume,  due splendide donne con cui confrontarsi su tante cose ma anche sul giardinaggio è all'ordine del giorno :) Thank you!
 



domenica 2 marzo 2014

Sarracenia purpurea

Famiglia: Sarraceniaceae
 Provenienza: Nord America
Temperatura: Generalmente e' meglio non superare i 37 C, anche se la pianta, in condizioni di alta umidita', sopporta temperature piu' elevate. Durante il riposo vegetativo la temperatura non dove mai scendere sottozero.
Cura: Posizionare il vaso in un letto d'acqua di circa 2cm onde consentire una costante umidita' del terreno. L'acqua deve essere piovana o demineralizzata. Non necessitano di concimazione, ma di acqua demineralizzata sempre presente nel sottovaso, anche abbondantemente. L' esposizione ideale e' quella solare, necessaria tra l'altro alla sua naturale colorazione rossastra. Puo' essere coltivata anche in tarrario ben illuminato.
Curiosità : La sarracenia ha come prede soprattutto gli insetti: api, vespe, mosche; in certi casi alcune specie di ragni vivono all’interno degli ascidi (dove rimangono le prede intrappolate) e in questo modo riescono a procurarsi il cibo molto facilmente e senza fatica.

venerdì 24 gennaio 2014

Aeonium arboreum

Famiglia: Crassulaceae
Provenienza:  Isole Canarie e diverse zone dell'Africa
Temperatura: far svernare a 10° , non sopporta temperature troppo rigide.
Richiede esposizioni soleggiate sia se allevata all'aperto che in appartamento. 

Cura: 
Durante tutto il periodo primaverile-estivo annaffiare regolarmente ma aspettando che il terreno si asciughi quasi completamente prima di procedere con le successive annaffiature ed evitando sempre i ristagni idrici che non sono in alcun modo tollerati. Durante il periodo autunno-invernale si deve bagnare il tanto da non far seccare del tutto il terriccio. A partire dalla primavera e per tutta l'estate somministrare all'Aeonium con l'acqua d'annaffiatura una volta al mese un concime liquido a dosi dimezzate.
Caratteristiche: Il nome del genere deriva dal greco aioon = resistente, per il fatto che sono piante molto tenaci e longeve.L'Aeonium arboreum deve il suo nome al fatto che assume l'aspetto di un alberello (arboreum in latino significa arboreo). È molto conosciuta la varietà Aeonium arboreum 'Zwartkop' (o A. a. 'Schwarzkopf') per le sue foglie di colore quasi nero (foto sotto).
Foto net: